La salute maschile è un tema cruciale ma troppo spesso sottovalutato. La prevenzione e la diagnosi precoce di eventuali patologie andrologiche possono migliorare significativamente la qualità della vita degli uomini e contribuire alla loro salute generale. In questo articolo, il Dr. Franco Nerva, specialista in andrologia e urologia con esperienza pluriennale, ci guiderà attraverso l’importanza delle visite andrologiche, illustrando quando è opportuno effettuarne una e quali benefici ne possono derivare. Esploreremo inoltre gli esami specialistici che possono essere consigliati a seguito di una visita andrologica, per garantire un approccio diagnostico completo e accurato.

Cos’è l’andrologia e di cosa di occupa?

L’andrologia è una branca della medicina che si occupa della salute maschile, con particolare attenzione alle disfunzioni dell’apparato riproduttivo e urogenitale. Nello specifico, prende in considrazione due aspetti fondamentali: da una parte i disturbi organici della sessualità, dall’altra le patologie riguardanti la riproduzione (infertilità di coppia).

I disturbi organici della sessualità  sono rappresentati da: fimosi, frenulo breve, disturbi dell’erezione, incurvamenti congeniti del pene, incurvamenti acquisiti (induratio penis plastica o Morbo di La Peyronie), disturbi dell’eiaculazione; mentre i secondi fanno riferimento alle alterazioni qualitative e/o quantitative del seme (alterazioni di numero, motilità e morfologia degli spermatozoi) ed alle loro cause; importante la distinzione tra sterilità (impossibilità completa a concepire) ed infertilità (riduzione della possibilità di concepimento).

L’andrologia si occupa, inoltre, del varicocele, dei tumori del testicolo, dei traumi scrotali, dell’idrocele, del criptorchidismo, del testicolo mobile, delle patologie infiammatorie/infettive della prostata e/o dei testicoli e dell’uretra; infezioni dei genitali esterni; alterazioni andrologiche nelle malattie internistiche.

Come si svolge la visita andrologica e quando è consigliata farla?

La prima visita andrologica è principalmente conoscitiva. Il medico specialista inizia con un raccolta dei dati anamnestici per poi focalizzarsi sul motivo della visita. Continua poi con esame obiettivo generico e specifico (valutazione testicoli, pene, prostata) e, se necessario, con una prescrizione degli esami diagnostici appropriati. Per questa non è necessaria alcuna preparazione. A seconda delle indagini necessarie per chiarire la patologia in causa, verranno fornite indicazioni più specifiche.

Il momento migliore per eseguire una visita andrologica è sicuramente in età adolescenziale (prima dovrebbe essere compito del Pediatra valutare eventuali alterazioni anatomiche e funzionali), al raggiungimento dell’età adulta e poi ogni qualvolta si presenti un disturbo organico sessuale o un’alterazione riproduttiva.

Perché è utile eseguire una visita andrologica?

Perché con una semplice visita si possono evidenziare anomalie anatomiche, come la fimosi, il frenulo breve, gli incurvamenti congeniti del pene, il volume dei testicoli, l’eventuale presenza di varicocele, i disturbi dell’eiaculazione oppure la presenza di noduli testicolari.

Quali sono le indagini più comunemente eseguite in seguito ad una valutazione andrologica?

Tra le indagini più comunemente eseguite in seguito ad una valutazione andrologica, ricordiamo:

• Esami ormonali (disturbi dell’erezione, infertilità);
• Esami genetici (azoospemia);
• Ecografia od Ecocolordoppler scrotale (anomalie/alterazioni organiche dei testicoli, varicocele, testicolo mobile, tumore del testicolo, infertilità);
• Ecografia prostatica transrettale (infertilità);
• Ecocolordoppler dinamico del pene (disturbi dell’erezione, induratio penis);
• Spermiogramma, Test di capacitazione (infertilità);
• Esami colturali delle urine, del secreto prostatico e dello sperma (patologie infiammatorie/infettive dell’apparato urinario e riproduttivo).

A completamento della varie indagini, verranno poi eventualmente poste indicazioni, da parte dello specialista, ad eseguire un ECG completo di visita cardiologica, una valutazione endocrinologica o psicosessuologica.

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