Infertilità maschile: un problema crescente e sottovalutato

Negli ultimi anni si parla sempre più spesso di denatalità in Italia e delle difficoltà delle coppie a concepire. Tuttavia, raramente si approfondiscono le vere cause di questo fenomeno, tra cui l’infertilità del partner maschile, che sta assumendo proporzioni sempre più preoccupanti.

Secondo il Prof. Giovanni M. Colpi, andrologo presso il nostro poliambulatorio, l’analisi del liquido seminale (spermiogramma) non solo aiuta a comprendere le ragioni dell’infertilità, ma offre anche informazioni preziose sullo stato di salute generale dell’uomo.

La crisi della fertilità in Italia

In Italia, il tasso di natalità è in calo da decenni. Il numero di nascite è diminuito del 34%, passando da 576.659 nel 2008 a 379.000 nel 2023. Inoltre, la media di figli per donna è scesa da oltre 5 nel 1882 a 1,2 oggi.

Le ragioni di questo declino sono molteplici. Da un lato, le donne tendono a posticipare la maternità per motivi di carriera o stabilità economica. Dall’altro, l’informazione spesso trasmette messaggi fuorvianti, come la possibilità di concepire anche in età avanzata, tra i 45 e i 48 anni, senza menzionare il ricorso frequente a tecniche di procreazione medicalmente assistita (PMA) come l’ovodonazione.

Perché analizzare il liquido seminale può allungare la vita?

L’infertilità maschile è un aspetto troppo spesso trascurato. Rispetto a tre generazioni fa, la qualità del liquido seminale è peggiorata drasticamente, con un aumento significativo della frammentazione del DNA degli spermatozoi. Questo problema può essere causato da fattori come obesità, infiammazioni, varicocele, abuso di droghe o consumo eccessivo di caffeina.

Secondo il Prof. Colpi esaminare il liquido seminale corrisponde a una vera e propria “biopsia liquida” dello stato di salute generale dell’uomo. Alterazioni del quadro seminale possono essere indicatori di patologie gravi, tra cui malattie cardiovascolari e tumori alla prostata.

Prevenzione: la chiave per proteggere la fertilità

Un elemento spesso ignorato è l’impatto dell’astinenza sessuale sulla qualità dello sperma. Periodi prolungati di astinenza possono aumentare la percentuale di spermatozoi con DNA frammentato, peggiorando di conseguenza la fertilità maschile.

Infine, emerge la necessità di una maggiore attenzione alla prevenzione. Il Prof. Colpi ricorda i risultati di una campagna di screening andrologico condotta su 11.000 ragazzi, che ha permesso di individuare patologie non diagnosticate nel 20-25% dei casi, come il varicocele, una delle principali cause di infertilità.

Intervista completa al Prof. Giovanni M. Colpi

Se vi interessa approfondire l’argomento, vi lasciamo l’intervista completa del nostro Prof. Giovanni M. Colpi condotta su ByoBlu durante la quale ha affrontato, insieme a Claudio Messora,  il fenomeno dell’infertilità maschile al fine di comprendere in che modo l’analisi del liquido seminale possa dire molto sullo stato di salute generale dell’uomo.

Per info e prenotazioni

Per chiunque abbia dubbi o domande riguardo all’argomento, un controllo andrologico è il primo passo verso una maggiore consapevolezza e benessere. Per prenotare una visita con il nostro Prof. Giovanni M. Colpi è possibile compilare il form di contatto del nostro sito web oppure chiamare allo 0250030771.