L’ecografia al seno o ecografia mammaria è un esame non invasivo di diagnostica per immagini. Serve per indagare la ghiandola mammaria e i linfonodi del cavo ascellare, evidenziando eventuali anomalie.
Come si effettua l’ecografia mammaria?
È un esame di prevenzione utile come indagine di primo livello sia in presenza di sintomi sia come esame di screening routinario. Attraverso gli ultrasuoni è possibile ottenere un’esplorazione profonda in grado di evidenziare tutti quei piccoli segnali che, nel tempo, possono sfociare in patologie fino alla scoperta precoce del tumore al seno, che agevola il percorso terapeutico.
L’ecografia del seno è un esame del tutto indolore e di breve durata, che può risolversi in 20 minuti. Non sono necessarie preparazioni prima dell’esame e dopo di esso si può riprendere la normale attività quotidiana.
Cosa si vede con l’ecografia mammaria?
L’ecografia del seno attraverso l’uso di una sonda a ultrasuoni restituisce su un monitor l’immagine dei tessuti, che indagata dal medico specialista in senologia può rilevare anomalie come:
- Cisti al seno
- Fibroadenomi al seno
- Mastoplastica fibrocistica
- Tumore al seno
Quando è consigliata farla?
La prima visita senologica di controllo con eventuale ecografia si esegue generalmente all’età di 28 anni. Dopo i 40 anni di età le linee guida suggeriscono di effettuare l’ecografia mammaria ogni due anni. In base al caso specifico sarà poi compito del medico specialista a determinare quando è utile ripetere l’ecografia mammaria e la sua periodicità.
Ad ogni modo, è fortemente consigliato sottoporsi a una visita specialistica senologica con annessa ecografia in caso di dolore anomalo al seno, secrezioni frequenti dal capezzolo, comparsa di noduli, inspessimenti o alterazioni della cute.
Si può fare l’ecografia al seno in gravidanza?
Una delle domande più frequenti delle nostre pazienti è se possono sottoporsi all’ecografia al seno in gravidanza o in fase di allattamento. Non ci sono controindicazioni rispetto all’ecografia al seno in gravidanza anche se i cambiamenti fisiologici determinano anche cambiamenti alla densità del parenchima, pertanto si esegue esclusivamente su indicazione del medico specialista senologo.
Anche nel periodo dell’allattamento è possibile eseguire l’ecografia mammaria, non essendoci controindicazioni. Gli ultrasuoni dell’ecografia attraversano i tessuti senza rimanervi, pertanto non ci sono rischi ne per la mamma, ne per il neonato. Anche in questo caso è opportuno seguire le indicazioni del medico specialista.
Ecografia mammaria e tumore alla mammella
Una delle questioni più dibattute è se la stimolazione ovarica possa in qualche modo aumentare il rischio di sviluppare il tumore alla mammella. Le stimolazioni ovariche vengono oramai condotte annualmente in numeri elevatissimi a livello mondiale e tutti gli studi condotti sono concordi nel chiarire che la stimolazione ovarica di fatto non aumenta il rischio di sviluppare il cancro alla mammella, neoplasia estremamente frequente tra la popolazione femminile tanto che una donna su trenta nel corso della sua vita corre il rischio di svilupparlo.
Questo per sottolineare l’importante ruolo che gioca la prevenzione nella vita di ogni donna. Per le pazienti di età inferiore ai 40 anni è sufficiente un’ecografia mammaria da eseguire una volta all’anno, mentre a partire dai 40 anni di età le pazienti dovranno sottoporsi a una mammografia.
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